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BIOGRAPHY

 

Nato da padre Sierraleonese e madre Fiorentina, Bundu ha vissuto, nei primi anni, momenti drammatici, subendo un lutto familiare e la guerra civile.Poi, l’arrivo in Italia, un paese molto diverso da quello paterno.Soprannominato “Il fiorentino d’Africa”, Leonard Bundu è portato in Nazionale dilettanti da Patrizio Oliva.Vince la medaglia d’oro ai Giochi del Mediterraneo 1997 a Bari, nei pesi superleggeri. Ai Campionati del mondo dilettanti del 1999 a Houston conquista la medaglia di bronzo nei pesi welter. Partecipa alle Olimpiadi di Sidney 2000 ma è eliminato al secondo turno.Arriva al professionismo molto tardi, nel 2005, a ventisei anni. Si allena presso l’Accademia Pugilistica Fiorentina, guidato da Alessandro Boncinelli.Il 14 novembre 2009, a Cagliari, Bundu pareggia con Luciano Abis un match per il titolo italiano, allora vacante, dei pesi welter. Conquista il titolo l’anno dopo battendo a Firenze, per Kot alla prima ripresa, GiammarioIl primo tentativo di Bundu conquistare la cintura europea vacante dei pesi welter, si conclude con un nuovo pareggio, il 25 giugno 2011, a Roma, contro Daniele Petrucci. Il 4 novembre successivo a Firenze, nella ripetizione dell’incontro, Leonard Bundu diventa Campione europeo battendo il rivale ai punti, con verdetto unanime.Successivamente difende tre volte volte vittoriosamente prima del limite il titolo contro Antonio Moscatiello, Stefano Castellucci e Ismael El Massoudi. Poi disputa, il 6 aprile 2013 a Roma, l’incontro con l’ex campione del mondo Rafal Jackiewicz. Batte il forte pugile polacco per KO alla 11ª ripresa.Il 14 dicembre 2013 ai Dockland di Londra, alla quinta difesa, vince per KOT, all’ultima ripresa, contro l’inglese Lee Purdy, mantenendo il titolo europeo di categoria.

Si conferma campione europeo il primo agosto 2014 battendo a Wolverhampton ai punti il pugile di casa Frankie Gavin.Il 13 dicembre 2014, a 40 anni, Leonard Bundu sale sul ring dell’MGM Grand Garden Arena di Las Vegas. In palio c’è il titolo mondiale ad interim WBA dei pesi welter detenuto da un giovane e talentuoso pugile di appena 25 anni: Keith Thurman.Il campione statunitense risulta nettamente favorito sulla carta per via della sua facilità al knock-out. Il soprannome di Thurman parla chiaro, “One Time”. Analogamente, parla chiaro il suo curriculum pugilistico di 23 vittorie di cui 21 per KO. Inoltre Thurman si presenta all’incontro, come anche Bundu, totalmente imbattuto. Nell’incontro, tuttavia, Bundu perde l’imbattibilità.Il campione statunitense, infatti, conferma i pronostici, infliggendo a Bundu un KO al primo round . Nonostante l’atterramento il pugile fiorentino si rialza e riesce a portare il match sino alla 12ª ripresa. Tuttavia, durante il corso del match, Thurman decide di tenere a distanza l’ex campione europeo, giocando di rimessa e divenendo un difficilissimo bersaglio per via del suo continuo movimento. Leonard Bundu non riesce mai a trovare la misura mandando a segno pochissime combinazioni. I giudici danno la vittoria ai punti a Thurman in maniera schiacciante con decisione unanime di 120 a 107 per tutti e tre i giudici. Thurman a fine match esprimerà parole di rispetto per Bundu definendolo “un veterano difficile e duro”.

Nato da padre Sierraleonese e madre Fiorentina, Bundu ha vissuto, nei primi anni, momenti drammatici, subendo un lutto familiare e la guerra civile.Poi, l’arrivo in Italia, un paese molto diverso da quello paterno.Soprannominato “Il fiorentino d’Africa”, Leonard Bundu è portato in Nazionale dilettanti da Patrizio Oliva.Vince la medaglia d’oro ai Giochi del Mediterraneo 1997 a Bari, nei pesi superleggeri. Ai Campionati del mondo dilettanti del 1999 a Houston conquista la medaglia di bronzo nei pesi welter. Partecipa alle Olimpiadi di Sidney 2000 ma è eliminato al secondo turno.Arriva al professionismo molto tardi, nel 2005, a ventisei anni. Si allena presso l’Accademia Pugilistica Fiorentina, guidato da Alessandro Boncinelli.Il 14 novembre 2009, a Cagliari, Bundu pareggia con Luciano Abis un match per il titolo italiano, allora vacante, dei pesi welter. Conquista il titolo l’anno dopo battendo a Firenze, per Kot alla prima ripresa, GiammarioIl primo tentativo di Bundu conquistare la cintura europea vacante dei pesi welter, si conclude con un nuovo pareggio, il 25 giugno 2011, a Roma, contro Daniele Petrucci. Il 4 novembre successivo a Firenze, nella ripetizione dell’incontro, Leonard Bundu diventa Campione europeo battendo il rivale ai punti, con verdetto unanime.Successivamente difende tre volte volte vittoriosamente prima del limite il titolo contro Antonio Moscatiello, Stefano Castellucci e Ismael El Massoudi. Poi disputa, il 6 aprile 2013 a Roma, l’incontro con l’ex campione del mondo Rafal Jackiewicz. Batte il forte pugile polacco per KO alla 11ª ripresa.Il 14 dicembre 2013 ai Dockland di Londra, alla quinta difesa, vince per KOT, all’ultima ripresa, contro l’inglese Lee Purdy, mantenendo il titolo europeo di categoria.

Si conferma campione europeo il primo agosto 2014 battendo a Wolverhampton ai punti il pugile di casa Frankie Gavin.Il 13 dicembre 2014, a 40 anni, Leonard Bundu sale sul ring dell’MGM Grand Garden Arena di Las Vegas. In palio c’è il titolo mondiale ad interim WBA dei pesi welter detenuto da un giovane e talentuoso pugile di appena 25 anni: Keith Thurman.Il campione statunitense risulta nettamente favorito sulla carta per via della sua facilità al knock-out. Il soprannome di Thurman parla chiaro, “One Time”. Analogamente, parla chiaro il suo curriculum pugilistico di 23 vittorie di cui 21 per KO. Inoltre Thurman si presenta all’incontro, come anche Bundu, totalmente imbattuto. Nell’incontro, tuttavia, Bundu perde l’imbattibilità.Il campione statunitense, infatti, conferma i pronostici, infliggendo a Bundu un KO al primo round . Nonostante l’atterramento il pugile fiorentino si rialza e riesce a portare il match sino alla 12ª ripresa. Tuttavia, durante il corso del match, Thurman decide di tenere a distanza l’ex campione europeo, giocando di rimessa e divenendo un difficilissimo bersaglio per via del suo continuo movimento. Leonard Bundu non riesce mai a trovare la misura mandando a segno pochissime combinazioni. I giudici danno la vittoria ai punti a Thurman in maniera schiacciante con decisione unanime di 120 a 107 per tutti e tre i giudici. Thurman a fine match esprimerà parole di rispetto per Bundu definendolo “un veterano difficile e duro”.